sabato 20 giugno 2009

La partita finale

Che poi a proposito di tutto quello che sta succedendo a Berlusconi, uno può pensare:
"Ma cosa sarà mai! Queste son bazzecole in confronto a quello che il Berlusca ha dovuto affrontare in passato.
Uno che è passato indenne da accuse pesanti come: contatti con la mafia, coinvolgimento nel traffico internazionale di droga e nelle stragi Falcone-Borsellino, corruzione di giudici e testimoni, reticenza, falsa testimonianza ecc ecc, si deve preoccupare di qualche donnetta che lo accusa di pagare le ragazze per i festini?"
E invece, dico io, è più facile che Berlusca venga "fregato" su storielle piccole che ne va al massimo della reputazione di qualche sconosciuta escort, che non in storie grosse dove a farne le spese sarebbero i suoi complici e i suoi manovratori.
Succede a Berlusconi più o meno quello che successe ad Al Capone.
Pensate veramente che l'unico modo per incastrare Al Capone fosse la questione delle tasse non pagate? O era quello l'unico modo per incastrarlo senza coinvolgere altri poteri forti?

Che poi io mi chiedo: "Ma Berlusconi non lo aveva messo in conto che chi gli ha permesso fino ad oggi di crescere, di arricchirsi e diventare potente, un giorno (apparentemente sempre più vicino), quando non sarebbe più stato utile al Grande Piano Misterioso, lo avrebbe fatto fuori? Non aveva capito di essere, anche lui così potente, un burattino manovrato dall'alto e che un giorno i suoi burattinai lo avrebbero accantonato come si fa con le cose che non servono più?"

Questa appare sempre più una resa dei conti. Ora si vedrà qual'è il vero potere di Berlusconi.
Comunque vada, una cosa è certa: se avesse lavorato veramente per il bene del paese, se si fosse impegnato a far crescere il popolo italiano invece di contribuire a farlo involvere o se solo non si fosse fatto vedere così in confidenza amicale con quel delinquente sottosviluppato di Bush, noi oggi saremmo qui a offrirgli una mano.
Perchè abbiamo un cuore, noi.