venerdì 31 luglio 2009

Caduto in battaglia prima della battaglia

Ieri avevo deciso di buttarmi in serata in una situazione straordinaria.
Che poi in verità si trattava di una azione più che ordinaria, normale per un uomo normale in una situazione normale,
ma per me si trattava proprio di una cosa eccezionale, storica ma avevo deciso dalla mattina che mi ci sarei buttato, in serata, convinto che ce l'avrei fatta, perchè quando decido una cosa e la maturo nella testa, poi veramente riesco a portarla a termine.
Ma iersera non avevo neanche iniziato a, come si dice, affilare le armi, che sono stato scoraggiato sul principio stesso, come schiacciare un seme appena prima di sotterrarlo.
E allora mi son detto che effettivamente questa carica che mi sembrava di sentire dentro in questi giorni alla fine si trattava proprio di un bluff.
Che inetto!

(E pensare che sarebbe bastato un piccolissimissimo segnale di incoraggiamento!)

Senza coperto


In un ristorante in qualche parte in Italia, una signora che allattava la figlioletta di cinque mesi, è stata gentilmente pregata di farlo lontano dai tavoli.
Dice che qualche cliente si era lamentato.
Era una visione troppo pulita, naturale, innocente per i loro occhi.
Me lo immagino il cliente disgustato da due labbrette rosse che suggono latte da un seno candido.
Me lo immagino disgustato mentre a bocca piena mastica carne con denti verdi di prezzemolo e baffi unti di sugo e vino.
E immagino la sua donna, disgustata anch'ella, che un'ora prima gli aveva ciucciato il cazzo in macchina e ora ingurgida cervello fritto e pinot.
Fossi stato la piccoletta, prima di allontanarmi in braccio alla mia svergognata mammina, al pudico cliente e al servizievole proprietario gli avrei fatto un bel ruttino in faccia.
Perchè io digerisco bene e senza bisogno di alkaseltzer!


giovedì 30 luglio 2009

Corsi e ricorsi


Due notti fa, nottata nera nera nera.
Erano anni che non ricordavo un nero più nero.
Ma dev'essere stato l'apice di qualcosa,
perchè sono due giorni che mi sento una carica tale
che spaccherei volentieri la faccia del primo imbecille
che incontro.

mercoledì 29 luglio 2009

Deformazione ricostituente

by me


Non mi riconosco più.

Era ora!

Differenze

La differenza tra la mia disperazione giovanile e quella attuale è che da giovane non avrei osato inveire contro dio mentre oggi posso urlare con estrema tranquillità che dio è un fottuto bastardo.
Amen

martedì 28 luglio 2009

inoltre

E mi capita anche di sbagliare le date, io che sulle date non mi sbaglio mai,
e sto un mese a pensare al compleanno/onomastico di mia madre che verrà il 27 luglio festa di Sant'Anna,
e mi dico ah il 27 luglio, tra poco sarà il 27 luglio, mancano pochi giorni al 27 luglio
e quando il 27 luglio arriva mi dicono che Sant'Anna è il 26 luglio e cazzo! io lo sapevo,
sono quarantanni che lo so che il compleanno/onomastico di mia madre è il 26 luglio, ma quest'anno no;
e oggi mi capita anche di mandare un telegramma a mio cugino che si sposa che è tanto che penso: mi devo ricordare che il 28 luglio devo fare un telegramma agli sposi,
e ci vado presto oggi a farlo così gli arriva subito e lo leggono prima di uscire di casa,
ma il matrimonio è il 30 luglio, mi dice mia sorella, e io lo sapevo che era il 30 luglio ma mi ero fissato con questo 28;
e mi capita ancora che compro le sigarette ed esco senza pagare o faccio la spesa e lascio spesa e resto sul bancone
e mi devono chiamare fuori e devo fare una figura del cazzo...
che sono tutte stupidaggini, cose di poco conto ma sicuramente sono tutte il sintomo di qualcosa.

Le notti bianche

Mi capita in queste notti di non riuscire a prendere sonno per niente,
e mi agito nel letto passando con disinteresse dal web a un film a un libro per fregare i pensieri
e per fortuna che sono corte le notti di luglio e l'alba arriva subito
e appena scorgo un pò di chiarore fuori e il silenzo si fa totale, mi alzo, esco,
guardo il cielo: cerco invano qualche oggetto volante non identificato, che credo di essere rimasto uno dei pochi al mondo a non averne ancora visti,
trovo invece la stella del mattino sul Morrone,
ma tutto mi è indifferente e l'alba non è più una speranza,
poi ritorno a letto e mi addormento appena appena prima di rialzarmi.
Mi capita così di sentirmi stanco tutto il giorno, di fare le cose con estrema fatica e disinteresse,
di tanto in tanto mi sale il magone per via di qualche pensiero sfuggito al controllo,
mangio qualcosa più per dovere di compagnia che per fame e penso con impazienza al sonno e al riposo di questa notte,
e quando la notte arriva mi capita che il sonno improvvisamente passa.

lunedì 27 luglio 2009

I pericoli della ritenzione liquida

Mia moglie ha avuto un problema di ritenzione liquida [idrica, ndV] che nessun medico ci ha capito qualcosa.
Lei comunque, provando e riprovando, ha trovato da sè la soluzione.
E ora ogni cinque minuti mi chiama per farmi vedere le mani:
"guarda come sono sgonfie oggi!"

Mia moglie ha la patente anche lei, ma non guida mai.
Credo non sappia nemmeno guidare.
Guido sempre io.
"guarda, guarda qui come è sgonfia, stamattina! vedi?
ti ricordi come era gonfio qui e qui?
guarda ora, guarda questo dito e questo,
la vedi la differenza?
non vedi come ha ripreso il suo colore? vedi o no?
guarda qua, e qua.
Ma stai guardando?"
Credo non abbia ancora realizzato che il guidatore deve guardare la strada.
Più che altro.

domenica 26 luglio 2009

Il raddoppio del dove

Qui
il problema
ora
non è più
dove
andare
a
sbattere
la testa,
ma
di trovare
l'energia
necessaria
per
cercarlo

sabato 25 luglio 2009

Gloria in excelsis Deo et in terra merda hominibus

Non solo viviamo una vita di merda,
ma dobbiamo pure sbatterci e lottare tutti i giorni
per dare sostentamento materiale a questa vita di merda.

Grazie dio, per lo splendido regalo!

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nota
il plurale è maiestatico:
non intende coinvolgere nessun altro che me stesso


venerdì 24 luglio 2009

Come l'acqua per le piante















Il mio corpo si sta riempiendo di nei.
Deve essere per via della mancanza di carezze.
Anche la pelle ha bisogno di amore.
E di tenerezza.
Altrimenti secca.

giovedì 23 luglio 2009

Di una gravità sempre più grave






Più vengo attratto dalle stelle,
(che mi sembra che il cielo sia l'unica via d'uscita),
più sento la forza di gravità tirarmi verso il basso
(che mi sembra che questo pianeta diventa ogni giorno più pesante)

mercoledì 22 luglio 2009

Le piaghe d'Abruzzo

Qui siamo invasi dalle cavallette, che così grosse non ne ho mai viste.
Lo stesso a L'Aquila.
Dopo il terremoto, le cavallette.
Se fossi un bigotto o un fanatico religioso penserei che questa è la GIUSTA punizione per un popolo vile, ingordo, senza cuore, invidioso, maligno, adoratore di Mammoma, altezzoso, iracondo, corrotto (in Abruzzo non c'è un'opera pubblica che si svolga in maniera pulita; non c'è un posto di lavoro che sia dato per merito o per diritto)
Ma io per fortuna non sono un bigotto nè un fanatico religioso e certe cose non mi passano certo per la testa!

lunedì 20 luglio 2009

Paradosso di un mondo paradossale

by me

Sei miliardi di stazioni radio contemporanee,
e nemmeno una su cui stare sintonizzato

domenica 19 luglio 2009

Dialogo un pò scemo tra un padre e una figlia in macchina mentre il padre accompagna la figlia in piscina la mattina di un sabato di luglio.


Figlia: ieri in piscina c'erano quelli della prima [media]. Che stupidi! Ma ero anch'io così stupida l'anno scorso?

Padre: succede così nella vita: ogni volta che ti pensi al passato dici: ma ero così stupido allora?. A me succede ancora oggi che se penso all'anno scorso dico: che stupido che ero!

Figlia: vabbè, ma quello lo sei anche ora!

Padre: questo lo puoi dire tu dall'esterno. Io devo aspettare un altro anno per dirlo!

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nb
il padre in verità ha mentito alla figlia perchè non ha bisogno di aspettare un anno

sabato 18 luglio 2009

Si può essere più idioti? oppure: Dove poteva andare uno così?


Ho una così scarsa consapevolezza di me e delle mie cose
che per esempio ieri quando sono andato in banca a prelevare dei soldi dal MIO libretto, mi sembrava di compiere un illecito
e per poco non chiedevo il permesso al direttore.

venerdì 17 luglio 2009

Evoluzione della specie


by Bucchi
from Venerdì di Repubblica
venerdì 17 luglio 2009



giovedì 16 luglio 2009

Ma poi tornate, vero?

L'ultimo giorno di scuola, alle superiori, per me era un giorno tremendo. Voleva dire salutare i miei compagni e arrivederci tra tre mesi. Tre mesi di lunghi, interminabili pomeriggi di noia e sudore passati in solitudine.
Ora vedo che anche qui nel blogmondo cominciano i saluti, le partenze, i chiuso per vacanza e i ci rivediamo tra. Come se non esistessero i portatili e le chiavette o gli internetbar anche nelle oasi del sahara!
Se sapevo che sulla blogsfera è come a scuola col cavolo che iniziavo questa storia!

Isterismo, sf

by me

Non ho ancora capito se le donne sono TUTTE isteriche, per natura;
o se lo sono solo ALCUNE e per mala sorte io conosco solo quelle;
oppure non lo è NESSUNA in partenza, ma lo diventano a contatto col sottoscritto.

(Sono certo però di non aver mai visto un uomo sopraffatto da una crisi isterica.
Emilio Fede a parte)

mercoledì 15 luglio 2009

Senza titolo

Ma quanto era bello costui!

sabato 11 luglio 2009

Zero assoluto (di vitalità)

by Myheart

Svegliarsi la mattina con la voglia di
tornare a dormire per non risvegliarsi più.
Per ora.

venerdì 10 luglio 2009

La sciarada

Ho attraversato giorni bui, questa settimana, e in verità la luce ancora non si intravede, all'orizzonte.
Ci sono abituato, ma l'abitudine, in questo caso, non fortifica. Al contrario.
Come sempre succede in questi giorni, la mente, che guarda al futuro, annaspa, inciampa e si blocca, trovando davanti a sè solo il nero più nero.
E allora torna indietro, al passato.
E oggi vagando coi persieri e col ricordo dei sentimenti andati, ho ritrovato un amico dei miei ventanni, chè non sempre mi sono sentito solo, nella vita.
Di tanto in tanto ho avuto dei sostegni, dei maestri, dei complici, degli amici.
Questo amico era più grande di me ed era un essere non comune.
Mi insegnò a leggere nelle persone i miti astrologici.
Grazie a lui divenni così bravo che indovinavo il segno zodiacale di una persona cinque minuti dopo averla conosciuta.
A volta al primo sguardo, da qualche caratteristica fisica.
Era appassionato di enigmistica e mi dedicò una sciarada personale che a rileggerla oggi sembra il lamento di un amore incompreso o impossibile.
Veramente ero molto indeciso se postarla, chè ho paura che qualcuno se ne impossessi e io ci tengo come a una pietra preziosa.
Poi ho pensato che tanto nessuno può togliere che fu scritta per me.
C'è qualcuno di voi che ha mai ricevuto in regalo una poesia-sciarada personalizzata da un amico o da un amante?
Non credo ce ne siano molti.
Io si! Ma erano altri tempi.

Due piccole precisazioni: Con il melo e il pero allude alla mia mania di arrampicarmi sugli alberi ogni volta che era possibile.
Coi pesci allude al mio segno zodiacale.

A voi la soluzione (facile facile)

Sciarada
(3+5=8)
(XXX+YYYYY=XXXYYYYY)

Nè sul pero nè sul melo,
ciglio nero vedrò più;
ma se ascolto, se non sento,
nel profondo mare ecco,
pesci d'oro erran XXX.

Io non so se l'uomo duri,
altro grano verrà su,
altra neve sulle vette,
ma nel cavo del mio cuore,
nessun mai scender YYYYY.

Un post privato fatto coi piedi



A Linda,
che la mano apprezzò.

Il resto, forse, in un sogno.

giovedì 9 luglio 2009

scemo è chi legge (questo blog)

Mi sono svegliato stamani con un senso profondo di inutilità,
vado a letto ora con un senso profondo di inutilità,
una intera giornata trascorsa con un profondo senso di inutilità,
vado a farmi il mio profondo inutile sogno del cazzo.

Annuncio economico

my hand by myheart

Cercasi speranza volontà e ottimismo,
anche usati e di seconda scelta

Libertà di informazione

by myheart

La solitudine non è essere solo, che chi è solo è libero,
e chi è libero è anche libero di non essere più solo.

La solitudine è vivere ininterrottamente fianco a fianco a qualcuno
a cui non si può neanche esprimere il proprio senso di solitudine.

L'ultima chance

by myheart

Devo solo trovare il mio dio
e imparare a pregare

lunedì 6 luglio 2009

Venne la morte e ebbe i suoi occhi

Quando non era occupata a pulire, cucire, cucinare, ricamare o in una di quelle cose che fanno di solito le mamme, mia madre aveva l'abitudine di guardarmi fisso, in silenzio.
Si può dire che tutti i suoi momenti di ozio in mia presenza li ha trascorsi con gli occhi puntati su di me e la mente chissà dove.
Non era uno sguardo di rimprovero nè di approvazione; era uno sguardo meditativo, estatico, da innamorata, direi.
Non so se è una cosa che fanno tutte le mamme, certo è capitato anche a me a volte di fissare mia figlia ma non nella maniera di mia madre.
C'era qualcosa di patologico o misterioso in quella sua mania; così a me sembrava, da ragazzo.
Provavo imbarazzo e soggezione a sentirmi addosso il suo sguardo specialmente quando eravamo con altre persone, tipo a Natale coi parenti, nelle feste, tra ospiti, e glielo facevo capire,
a volte in modo gentile, più spesso in modo stizzoso. Tipico degli adolescenti insofferenti verso le moine dei genitori.
Lei allora si svegliava dal torpore, cercava qualcosa intorno a sè su cui posare gli occhi ma poi inevitabilmente ritornava su di me. Era più forte di lei.
Crescendo imparai a sopportare in silenzio e in pace; la lasciavo fare. D'altra parte su che cosa possono riposare gli occhi di una madre più comodamente che sul proprio figliolo?
Forse era il suo modo di proteggermi dai malocchi; forse recitava preghiere per scacciare i demoni che mi ballavano intorno;
forse aveva capito che ero un debole, uno incapace di viaggiare da solo lungo il fiume della vita e voleva trasferire in me la sua forza, lei che di forza ne aveva, eccome.
Oggi quando penso a quello sguardo ossessivo, lo paragono ad un'àncora, chè in certi momenti mi sento davvero una barca senz'àncora, senza più quello sguardo.

domenica 5 luglio 2009

Il Casanova intraprendente

Era già tutto chiaro quale sarebbe stato il mio successo con le donne quando, alle medie, innamorato perso di una bella compagna di classe, le dedicavo tutti i giorni una canzone d'amore ad una radio che neanche sapevo se lei ascoltasse e presentandomi con un nome diverso dal mio.

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note al post
1) la canzone era Lola dei Krisma
2) il nome usato era Francesco che non so perchè ma usavo sempre quel nome quando non volevo rivelare il mio, forse perchè avevo una fissa per San Francesco d'Assisi
3) la ragazza si chiamava Angela e con lei nacque una bella amicizia. La sorte ci aveva unito anche al liceo, ma io pochi giorni prima dell'inizio dell'anno scolastico cambiai città. Anni dopo, di passaggio a Siena, dove studiavo, mi cercò per tutta la città e non c'erano ancora i cellulari. Ci incontrammo infine in piazza del Campo e scoprì che mi faceva ancora sobbalzare il cuore. Ma era col suo fidanzato e io col nuovo oggetto del mio innamoramento, un amico universitario.
Mi invitò al suo matrimonio, ma declinai gentilmente l'invito. Mi presentai solo a casa sua, mentre si preparava a indossare il suo abito bianco, con tre grossi bellissimi fiori bianchi (un incrocio tra una grossa campanula e un giglio), uno ancora chiuso, uno appena aperto, uno completamente sbocciato: volevo lanciare un messaggio sessuale ma non ricordo quale.
Ho capito troppo tardi che anche lei era innamorata di me.
E' una di quelle perle che ho incontrato lungo la via e che non ho mai raccolto.

sabato 4 luglio 2009

La deriva del nulla

La mia attività più utile e soddisfacente in questo periodo è spulciare i miei gatti.
Sono tredici, mi tengono impegnato a tempo pieno e, almeno loro, dopo mi si strusciano addosso per ringraziarmi.

venerdì 3 luglio 2009

Contate gente contate

La gente dovrebbe stare attenta quando apre la bocca,
contare fino a cento prima di dire "a",
che le parole pesano veramente come macigni,
non è solo un modo di dire.

Per esempio ci sono tre-quattro flashate
dette da qualche imbecille di parente o amico o estraneo,
che a me m'hanno depresso per giorni e rovinato la vita,
e ancora mi rimurginano nella testa di tanto in tanto,
nonostante il tempo.

Che sono sicuro che se glielo ricordassi, un giorno, agli imbecilli, loro cadrebbero dalle nuvole,
chè sono stupidate dette così, bonariamente,
ma a me mi si sono impresse come il marchio di fuoco sul bestiame.

Il mondo è pieno di gente che se ne va allegramente in giro,
inconsapevole di aver ammazzato qualcuno poco fa,
solo per aver dato fiato alla bocca.

giovedì 2 luglio 2009

Fuorifase


Dall'età di quattordici anni fino a oltre i trenta (fino al matrimonio chè il matrimonio sistema diverse situazioni) ho avuto il complesso della magrezza, in particolare delle gambe magre come due stecche.
Per vent'anni ho avuto il terrore di scoprirmi, rinunciando a sport (amavo giocare a calcio) e ai bagni al mare (se vi ricordate di qualcuno sulla spiaggia sotto il sole di agosto coi pantaloni lunghi e la camicia appena appena aperta sul petto, quello ero io!).
Per venti lunghi anni.
Quelli della giovinezza.
E ora scopro improvvisamente che le gambe magre maschili vanno di moda!
Sulle riviste, sui manifesti, nelle vetrine, ovunque vedo gambe come le mie, e per chi sventuratamente ha delle belle gambe muscolose, ci pensano gli stilisti a creare modelli di pantaloni che le assottigliano.
Ma porca puttana!
Che imbecille!

mercoledì 1 luglio 2009

Sentimento del tempo... d'estate

Non ho voglia di buttarmi in un groviglio di autostrade.
lasciatemi qui e partite tutti.

spengo il telefono e stacco la luce.

e mettiamoci un forse al nostro arrivederci,
così, giusto per lasciarsi una speranza.

I libri della settimana # 2

Mercoledì, giornata del rigattiere.
I libri di oggi sono:

Il pane di ieri di Enzo Bianchi, ed. Einaudi
Il Cinema Americano II a cura di Gian Piero Brunetta, ed. Einaudi
Il Cinema secondo Hitchcock di Francois Truffaut, ed. Net

come nuovi.
Totale 10 euro.
Gli ultimi due, quelli sul Cinema, sono un regalo per mia moglie, che di Cinema si nutre (ma potrebbero interessare anche me)