sabato 20 giugno 2009

La lunga attesa

El Nene e Angel sono due delinquenti argentini. Si amano e qualche volta, quando Angel non è preda delle sue paranoie religiose, fanno anche l'amore.
Partecipano ad una rapina ad un porta valori durante la quale vengono uccise tre guardie e diventano i ricercati numero uno della polizia argentina. Si rifugiano a Montevideo, in Uruguay, insieme ai tre loro complici. Ma anche qui la polizia gli sta alle calcagna.
Si chiudono in un appartamento disabitato e aspettano che si calmino le acque. Il tempo passa lentamente, tra sbronze tristi, coca, seghe, noia e qualche scazzo.
I pensieri di El Nene sono gli stessi pensieri di me, che recluso non sono nè braccato:

Aspettare. Si passa la maggior parte del tempo aspettando.
Aspettare il momento dell'attacco.
Aspettare che si siano calmate le acque.
Aspettare per spostare i soldi.
Il tempo ti rende esausto, è una battaglia persa.
Come in carcere, ti chiedi come passare il tempo.
Non puoi contare sul tuo corpo:
non puoi scopare nè piangere.
Ti resta solo la testa.
Pensi a stronzate ma almeno pensi.
Se dovessi raccontare a cosa
ho pensato mentre stavo rinchiuso,
ci metterei tanto tempo
quanto ne ho passato li dentro.
Inizi a immaginarti le cose:
quello che hai perso,
quello a cui hai rinunciato
quando hai lasciato la tua vita.
Una rapina, passo dopo passo,
mille volte, come fosse un film.
La costruzione di una casa,
mattone per mattone.
Una donna, tutti i dettagli dell'appuntamento,
le parole, i movimenti, i colori.
Vivi nella tua testa.
Ecco cosa diventi:
una testa, un cranio.
In carcere sono diventato gay, drogato, peronista.
Ho imparato a lottare fino alla morte,
a giocare a scacchi,
a rompere la faccia a chiunque mi guardasse nel modo sbagliato.
A fare gli origami con la cata delle sigarette,
a scopare in piedi,
a perdermi in un libro per non tornare più.
Ho costruito case nella mia testa solo per farle esplodere.

El Nene (Leonardo Sbaraglia) in Plata Quemada (di Marcelo Pineyro, 2000)

ps
il film è molto bello e la scena dei soldi bruciati (plata quemada) per me è un capolavoro