Peccato! Mi sarebbe piaciuto farlo; per una volta nella vita sarei andato a votare con allegrezza.
Invece mi son dovuto tenere lontano dai seggi, perchè, per non dare il voto alla Pezzopane, avrei rischiato di darlo alla destra: a me non piace, come fanno molti, votare turandomi il naso.
Per la prima volta nella mia vita ho gioito della sconfitta della sinistra.
Cinque anni fa le avevo dato il mio contributo, alla Pezzopane.
Poi però ai miei occhi ha cominciato ad assumere l'aspetto delle donne di Al Pacino nel film L'avvocato del diavolo.
Ai miei occhi (ai miei occhi) è diventata una scaltra donna di potere.
Fredda. Calcolatrice. Demagoga. Miope. Nefasta.
Ultimamente poi, la fama le aveva dato alla testa.
Una fama immeritata, casuale; non conquistata sul campo ma piovutale sulla testa, insieme ai calcinacci, col terremoto.
Lei, da donna innamorata del potere, non ha esitato un microsecondo a cogliere la palla al balzo.
Questa sconfitta (il suo dolore per questa sconfitta) la riporterà coi piedi per terra.
--------------------------------------------------------------
Ad ascoltare un discorso della Pezzopane vengono due palle grosse così: scontata, ripetitiva, monocromatica.
Ascoltare un discorso di Vendola è come sentire una brezza fresca e profumata sulla pelle:
oppure qui affianco, sulla destra ----> ------> --------> -------------->