venerdì 28 maggio 2010

Alzo le mani...

Nonostante le frequenti conferme, rimango sempre sbalordito
dalla potenza della stupidità.

Credo non ci sia in tutto l'universo una forza più grande
della stupidità.

mercoledì 26 maggio 2010

Profumo di donna


Galeotta fu una fragola di stagione.
Rossa come il fuoco che mi accese.

(Non posso più guardare una fragola,
senza avere una fitta dentro al cuore)

giovedì 20 maggio 2010

Mammona


Mercoledì scorso un commerciante che visito in media una-due volte a settimana, lasciandoci sempre dei bei soldini, ha provato a "fregarmi" 160 euro.
Devo dare l'impressione di essere stupido per aver costui azzardato una truffa in modo così sfacciato: sono sicuro che con un altro esemplare umano dall'aspetto più duro (e sveglio) del mio non avrebbe osato tanto!
Per sua sfortuna, sono meno stupido di quanto appaio e quando si è visto sfuggire all'ultimo momento l'occasione di un guadagno-extra senza sforzo, il tipo si è innervosito e ha cominciato a farfugliare frasi sconnesse e senza senso che sembrava un indemoniato.
Vigliaccamente, lì per lì ho "lasciato correre" e non ho infierito, come avrei dovuto, contro il disonesto: sono tipo dalle reazioni lente, a scoppio ritardato. Ma mi son ripromesso di chiedere spiegazioni alla prossima occasione.

L'episodio mi ha messo una gran tristezza e non solo per i 160 euro che ho rischiato di perdere in un periodo che faccio fatica ad andare avanti e mi arrampico sui muri lisci, come si dice. Mi ha messo tristezza il pensiero di un cinquantenne in buona salute, con una bella famiglia, due genitori ancora vivi e arzilli che lo aiutano e un'attività commerciale che va alla grande, il quale non si fa scrupolo a rubare 160 euro a uno dei suoi clienti più assidui. L'avesse fatto una persona in stato di bisogno, l'avrei capito...
Il punto è proprio questo: che i veri ladri sono tra quelli che i soldi ce l'hanno. Come quelli di Wind che ogni tanto mi scalano soldi per servizi che non ho mai richiesto, o la Telecom che mi rifila un pc che a confronto quello mio di dieci anni fa era un treno e un cordless che quelli delle bancarelle cinesi sono capolavori di elettronica.

Ma che cazzo ci dovrà mai fare questa gente con i loro dannati fottutissimi soldi?

martedì 18 maggio 2010

Non ti fidare


Non c'è giorno che io mi svegli senza avvertite un senso più o meno forte di preoccupazione.
Stamani la sensazione era tale da bloccarmi il respiro e farmi temere un infarto:
la morte come forma di autoprotezione di un fisico stressato.
In effetti è veramente insopportabile vivere con questo fardello.
Soprattutto ora che la fiamma della rivolta che mi ardeva nel cuore e nella mente in gioventù,
si è miseramente spenta.

Le fonti principali di questo mio quotidiano senso di preoccupazione sono
lo Stato e la società, esattamente le due entità da cui ingenuamente mi aspettavo un sostegno
per poter attraversare questa difficilissima vita in maniera più leggera e eudurable

domenica 16 maggio 2010

Benvenuta nella famiglia cristiana


Ho assistito al battesimo cattolico della figliola di un mio amico.
Praticamente si tratta di un esorcismo.
Dice che nasciamo col diavolo in corpo.
Dice che perciò la nascita stessa è un peccato.
Strana, tremenda teoria.
I suoi ideatori erano degli emeriti stronzi,
oppure conoscevano cose che a noi non è dato sapere.
Avevo dimenticato, o forse non avevo veramente capito, che la Chiesa la pensa
così sulla nostra enigmatica venuta a questo mondo.
Bisognerà rifletterci sopra, ancora.

Invecchiando, le grandi teorie sulla vita cessano di essere astratte speculazioni
e cominciano a prendere sostanza di eventualità.
Matrix, reincarnazione, karma, destino, fatalità, predestinazione, dannazione, dio, il tao,
gli universi paralleli, l'uno e il tutto, le abduction, i rettiliani, le gerarchie celesti, il big ben, l'eterno conflitto tra il bene e il male...
tutto diventa plausibile.
Ma il mistero invece di risolversi, si infittisce sempre più.
Almeno per quanto mi riguarda

martedì 11 maggio 2010

Masochismo italico

"I figli dei granduchi e baroni sono sacri per tutti gli altri granduchi e baroni. Nessun granduca, nell’oligarchia, viene mai abbandonato al destino di lavoratore. Un’oligarchia questa che spolpa il suo latifondo RAI e si dota di sfarzosi superattici regalati, che ruba per i figli il posto dei competenti e degli onesti, non può esistere senza un popolo reverente di servi della gleba."

sabato 1 maggio 2010

Il Sacrificio della Bellezza




Ambrose Olsen

Homer, Alaska, 27 novembre 1985
New York, 22 aprile 2010