Succede che finalmente uno incontra un'amico, per strada, dopo tanto tempo
e quello gli fà: "Ehi Giù come stai?"
Allora tu gli stringi forte la mano, lo tiri verso di te e vorresti abbracciarlo e rispondergli:
"Male, Giò, mi sento proprio uno schifo" e giù a raccontare, a sfogarti finalmente!
Finalmente un amico in carne ed ossa a cui parlare con il cuore in mano. Ce n'era proprio bisogno.
Non potrà fare molto per te, né glielo chiederai, ma è sufficiente che ascolti, per qualche minuto,
che sia lì presente col calore del suo corpo, e dopo sicuramente starai meglio.
Invece ti vengono alla mente mille immagini viste, mille notizie ascoltate
e pensi che in quello stesso momento in questo stesso mondo
migliaia di persone soffrono veramente le pene dell'inferno:
uomini malati e senza cura, dilaniati da dolori atroci e neanche un blando antidolorifico a disposizione;
uomini chiusi e abbandonati dentro celle fatiscenti al freddo che infilza il corpo come una lama
o al caldo che toglie il respiro; uomini senza casa, senza affetti, senza speranza, coi crampi allo stomaco per la fame;
uomini torturati, bastonati, terrorizzati, umiliati nel corpo e nell'anima, ridotti a vermi striscianti dai loro aguzzini;
perchè la crudeltà umana non ha limiti, e neanche il dolore.
E allora ti scopri ridicolo e ti vergogni di te stesso.
Guardi il tuo amico negli occhi, gli accenni un sorriso e rispondi:
"Bene grazie Giò, e a te come va?" e prosegui il tuo viaggio verso casa,
un pò meno solo ma più impotente di prima.
1 commento:
beh guarda... io ti capisco ma su alcune cose non sono d'accordo... Mi spiego meglio.
le emozioni sono emozioni, e così gli stati d'animo... e non sono necessariamente collegati a un motivo razionale o fisico.
Non c'è bisogno di perdere il lavoro, o di morire di fame per sentirci tristi o incazzati o bisognosi di affetto e di comprensione.
A volte dovremo concederci queste debolezze :D
[ a volte = NON sempre. Chi si lamenta sempre non lo sopporto.]
Posta un commento