ancora una notte in macchina, al sicuro. nonostante la tranquilla giornata di ieri, come tanti qui in paese, abbiamo deciso di non rientrare. ed è stato un bene perchè è stata una nottata di scosse forti. in auto le scosse si sentono ma non fanno paura. nelle case cominciano a comparire crepe, qualche comignolo e qualche cornicione sono venuti giù e la chiesa matrice è stata chiusa perchè ha il tetto pericolante. la gente comincia a lamentarsi per l'inefficienza dell'amministrazione. finora non si è visto nessun tecnico comunale, non è stata presa alcuna iniziativa pubblica per dare riparo notturno sicuro. ognuno si arrangia come può, nelle auto nelle tende montate in ogni spiazzo utile, nelle case di campagna di amici e parenti. ma qui ci sono molti anziani che abitano il centro storico in vicoli strettissimi e in piani alti. molti di loro si sono feriti durante le fughe, altri vivono rassegnati nelle loro case convinti che "se deve succedere che succeda", o forse hanno fiducia nella tenuta di queste caseantiche dislocate su più piani, piene di scale e dislivelli, arroccate una sulle altre che sembrano reggersi a vicenda come l'amico che si appoggia all'amico.conosco una vecchietta che non è mai voluta uscire di casa durante tutta questa emergenza e non c'è stato verso di convincerla a venire con noi.
se ne sta davanti al suo camino e non si smuove da lì neanche durante le scosse più forti.
le scosse di questa notte hanno riacceso la paura e l'incertezza. credo che si continuerà a dormire in auto per molti giorni ancora.
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