domenica 10 maggio 2009

Prega e urla, urla e prega

Oggi pensavo che forse le cose non vanno tanto bene anche perchè mi dimentico spesso di due persone che invece potrebbero fare qualcosa per me, dal loro mondo, e sono mia madre e dio. Che poi, per quanto mi riguarda sarebbero la stessa persona.
E così ripeto lo stesso sbaglio che sin da piccolo ho fatto nei confronti di mio padre.
L'aiuto va invocato.
A volte urlato.
Se io me ne sto in silenzio a rigirarmi sulla graticola senza chiedere nulla come fanno loro a sentirmi da così lontano?

1 commento:

Asha Sysley ha detto...

Ti sentono. La sofferenza va oltre quello che noi chiamiamo conoscenza. E' percezione. Percezione dell'essere.
Chi ama l'ha nei confronti di chi ama. E' un collegamento che è impossibile scindere. Da Madre a Figlio posso dirti che il filo e indissolubile e solo chi non vuole sentire, si gira e non sente.
Per le Anime è diverso. Il contatto non è mai deviato da altro. E' sempre accanto a te.
Pingi, ridi, invoca, alza le mani al cielo. Sarà sempre con te, in ogni tuo passo.

Ma il caso non esiste. Esiste solo il voglio e il non voglio. Il caso è una sottile linea fra coincidenze e destino. E il destino siamo noi, lo scegliamo noi.

Con grinta allora, con forza. Solo dalla dannazione eterna non si esce ... e ci si può anche vivere, col tempo.