Stamattina sfogliando un libro ho trovato la foto-tessera di mia madre. L'ultima da lei fatta.
Circondata di parole, il suo silenzio mi ha parlato.
Era un rimprovero, una dolce ammonizione.
Quando morì, due anni fa, mi proposi che l'avrei sempre ricordata, per riportarla in vita ogni giorno.
Ma i piccoli e i grandi problemi della vita quotidiana ne hanno fatto un'impresa quasi impossibile.
Non sono mai stato un vero mammone e sono andato via di casa a diciott'anni, dopo la maturità.
Ma da due anni il cordone ombellicale che mi legava a questo mondo e alla sua storia
sembra essersi definitivamente rotto.
Forse la vera nascita di un uomo avviene alla morte della propria madre.
Si ritrova improvvisamente scaraventato in un universo estraneo.
Non affettivamente, ma intimamente, misteriosamente solo.
2 commenti:
bellissimo post.
6 un grande continua cosi.
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