martedì 31 marzo 2009

Lettera aperta di un bambino a Berlusconi



Caro Berlusconi

tu parli parli parli ma qui le cose non vanno per niente bene.
Dici che vuoi fare l'italia più felice,
e invece da quando ci sei tu i miei genitori litigano sempre per la spesa e le bollette,
a scuola le maestre sono sempre nervose
e in giro stanno tutti con certe facce preoccupate e non scherza più nessuno.
A me mi sembra che a ridere sei rimasto solo tu.
Ho deciso che non voglio più essere amico tuo
e la plei stescion che ti avevo chiesto l'altra volta te la puoi tenere.
Anzi sai che faccio? non guardo ne anche più la televisione tua perchè tanto ci fanno solo stupidaggini.
Preferisco andare al campetto che sta sotto casa mia a giocare a pallone con gli amici miei.
Insieme abbiamo deciso che quando siamo più grandi non vogliamo più un presidente come te.
Giochiamo pure alla guerra per allenarci.
E poi le barzellette che racconti non fanno neanche ridere.
Non ti voglio più vedere.

Giuseppe (quello della plei stascion)

Comunque pure mio padre è arrabbiato con te
e pure lui dice che non sei buono a raccontare le barzellette.

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