sabato 10 ottobre 2009

tutto il mondo è paese, alla fine

A me queste anime blogghe (come le chiama lo splendido che peraltro comincia a starmi bonariamente un pò sui coglioni con tutta la sua mielaggine quarantenniana),
queste anime blogghe, dicevo, hanno preso a crearmi grossi problemi con me stesso e una gran confusione in testa, come non bastasse già quella nativa.
Perchè basta che uno dica di aver incontrato di sera sulla statale un automobilista col cappello in testa e giù una caterva di commentatori a dire la loro e a filosofeggiare su cappelli e automobilisti incappellati.
E vai tutti a rivendicare la paternità territoriale del cappellato al volante: è friulano, no è piemotese, no non c'è solo lì, c'è anche qui, no viene dall'estero, no ma che dite è mondiale.
E' universale, addirittura, esiste ovunque, come dio, no è' un mito, è un archetipo, è il simbolo della nostra provincia, no attenzione chè è in via di estinzione, no si però bisogna vedere anche che tipo di cappello aveva, un basco, un Borsalino, e calcolare quanto era affossato sulla testa,...
E c'è chi gli attribuisce tutti i mali del mondo e chi giura che ce ne sono tanti in tutt'Italia ma solo uno è donna e chi ancora si vanta di essere stato il primo a parlarne. In tempi non sospetti.
Robe da matti.
Naturalmente, per non sentirmi un povero disgraziato ignorante delle cose della vita, anch'io ho commentato la mia, di cazzata. Rimanendo peraltro un povero disgraziato ignorante delle cose della vita perchè alle mie cazzate nessuno dà peso. Sembrano scritte con l'inchiostro simpatico.
Così mi vengono dubbi su dubbi, entro in crisi, mi faccio domande: ma sarò normale?... perchè non ho incontrato un automobilista incappellato?... forse sono un ingrato rinnegato traditore a non rivendicare il primato del cappellato motorizzato salentino...
Forse dovrei fare dei respiri profondi e con calma mettermi a riflettere sul significato del cappello in testa ad un automobilista. Dovrei consultare il dizionario dei simboli... pensare... riflettere... ripensare...
Anche in Drugstore cowboy si parlava di cappelli che portano sfiga... ma non in macchina... sul letto... c'è morta anche la tipa per questo... per questo Matt Dillon si incazzava quando vedeva un cappello sul letto... ma quelli sono americani... qui siamo a Cuneo... e il blogger di Cuneo non mi sembra incazzato... casomai incuriosito... cappelli... cappelli... c'è il cappello del mago di oz... a forma di imbuto... e c'è il cappello del prestigiatore... un pozzo senza fondo... un pozzo di San Patrizio... forse l'automobilista era San Patrizio... infatti un commentatore l'ha incontrato a Dublino... ma San Patrizio non porta sfiga... il suo colore è il verde non è il viola... il viola è di Firenze...qui siamo a Cuneo... il cuneo si insinua... il cappello si indossa... le fate hanno cappelli a forma di cuneo... ma non guidano l'auto... volano... o alle strette viaggiano nei camini... con la polvere magica... "Diagon Halley"... "come ha detto caro?"... "Diagon Hally"... "lo sospettavo!".
E' tutto un casino! Sono mortificato, addolorato, sconsolato, mi sento solo, non capisco, non afferro, sono sottosviluppato, sono un Calimero, un reietto, un demente, non capisco più la gente, veramente, non per dire.
Ma forse le anime blogghe (che palle!) hanno solo voglia di cazzeggiare, come le non blogghe d'altra parte, di divertirsi sparolando, di giocare, e infatti li vedo tutti affiatati, tutti in fase, sintonizzati, insquadrati, inseriti, insellati cavalcare, aggruppati, su campi fioriti, verso orizzonti lontani, luminosi, sorridenti, paccate sulle spalle, sbaciuccamenti, occhietti, "che bello che sei", "che bello che sono", "che figata ragazzi", li vedo, vi vedo allontanarvi, rimpicciolirvi, diventare un tutt'uno e svanire nel disco del sole.
E ancora una volta mi sento fuori dal cerchio, solo come un cane, anche qui nella blogsfera.
Neanche come anonimo ho saputo bleffare!

7 commenti:

Chica ha detto...

Myheart, anch'io qualche volta ho avuto lo stesso pensiero, osservando i miei rari commentatori e notando i tanti commenti ad altri blog...poi, mi sono detta, seriamente: ma perchè hai un blog?? o per chi??.
Per me stessa.Mi fa compagnia. Ci scrivo le mie cose, delle quali, magari agli altri non frega niente.Certo, è carino, avere commenti, divertente , interagire e sapere che non sei uan particella di sodio nella blogosfera, però a me va bene anche così...magari per te no, ma questa è solo la mia esperienza e forse non ti interessa neanche conoscerla.
Una cosa...ho notato che spesso non rispondi ai commenti...ecco...forse qualcosina in più da parte tua sarebbe gradita.
Altrimenti chi sta da quest'altra parte potrebbe pensare che non te ne frega niente dei suoi commenti.
Ora, come scrivi tu, anche un vaffanculo sarebbe gradito...:D

Lindalov ha detto...

Hai ragione tu ma allo stesso tempo che ce vòi fà? Siamo tutti dei pecoroni, che te credi.

Forse tu sei solo il pastore. Maremmano, però.

:D

Ha ragione la Chica, cazzo RISPONDI OGNI TANTO. E COMMENTA OGNI TANTO.

Anonimo ha detto...

(ecco, io non sapevo mi leggessi, grazie... da oggi inizio a farlo anch'io con te)

myheart ha detto...

cara Chica in verità a me basta un solo commento (e non vedere quello zero in fondo ai post) per star contento. Non volevo riferirmi al numero di commentatori, chi tanto chi niente, non era mia intenzione e come al solito mi sarò espresso male. Non volevo passare per uno invidioso dei commenti altrui, se invidia c'è, è inconscia. La mia era solo una riflessione su certe tendenze blogghe (come direbbe lo splendido, che non volevo offendere, naturalmente, essendo uno dei miei preferiti). D'altra parte non sarei neanche in grado di "reggere" un numero di commentatori come quello del nostro cuneese: non ho l'intelligenza, l'estro e lo spirito adatti a fronteggiarli.
Scusami se maleducatamente non sempre rispondo ai commenti. Il più delle volte è per pigrizia o perchè rimando nella speranza di trovare il tempo per risposte più appriopriate e poi succede che i giorni passano e non mi sembra più il caso. Devo imparare a essere più immediato e spontaneo. Sappi comunque che con te, con Linda, con Nikko, Laura, Fino, GianMaria, A_I ecc ecc io ci fanno chiacchierate quotidiane, sugli argomenti più svariati (e qui credo che dovrei farmi vedere da uno specialista)

un saluto

myheart ha detto...

@ Linda
... abruzzese, semmai.
cazzo però Linda, sai che seppur non ti commento ti leggo sempre e ti apprezzo e mi piaci!

myheart ha detto...

@Laura
onoratissimo, ma non vorrei ti sentissi obbligata a leggere tu me solo perchè io leggo te.
;)

Chica ha detto...

ascolta...non è il caso di scusarsi con me ne, credo, con nessun altro. Hai espresso quel che pensavi, in qualche modo quel che ho pensato a volte anche io, solo che tu sei stato più coraggioso e l'hai scritto. Io non l'ho fatto,invece, vuoi per il fraintendimento del "essere invidiosi" (io non penso tu lo sia e neanche io lo sono) vuoi perchè, e mi capita di rado, ho riflettuto prima di scrivere e mi sono posta quella domanda. Resta il fatto Myheart, che i tuoi scritti siano apprezzati e siano anche coraggiosi nell'esprimere quello che la maggior parte (purtroppo) degli uomini non fanno. Per educazione ricevuta, per carattere o perchè amano esprimersi n altri modi. E' difficile parlare di se in questi termini, difficile mettersi in discussione, soprattutto difficile mostrare il proprio disagio agli altri. Questo, secondo me, fa di te una persona apprezzabile. E coraggiosa.
E per le risposte ai post, se ti va, rispondi comunque anche dopo una settimana o un mese. SOno certa che la risposta sarà adeguata. Fa piacere vedere il proprio 1 che diventa 2 e così via.....