mercoledì 30 giugno 2010

deliri

Stavo per scrivere che mi sento addosso una cappa di piombo nero,
quando mi è venuta a mente la poesia di Baudelaire.
Una pesante cappa di piombo nero.
E' come sentirsi sul capo tutto il peso del mondo.
La sensazione è così forte e duratura che mi si sono curvate le spalle.
Nel vero senso della parola.
Ho addosso una dura incrostazione di negatività.
Ci vorrebbero le braccia di un gigante per strapparmela via.
Mi sento come se tutte le forze negative dell'universo convergessero su di me.
Il parafulmine del male.
Sono in un cerchio malefico da cui non riesco a uscire,
il cervello bacato da due-tre pensieri che si alternano in un circolo vizioso,
puzzo di marcio,
sono allo stremo,
l'ultima scintilla di energia la uso per gridare vendetta
contro chi mi voluto male.

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