lunedì 21 dicembre 2009

Dolce Natale

Una settimana prima del Natale mia madre preparava i dolci.
Taralli, panzerotti alla marmellata, meringhe, dolcetti alla pasta di mandorle, al cioccolato, al cacao...
Li portava a cuocere nel forno a legna del panettiere vicino casa, ne toglieva qualcuno per farceli assaggiare e nascondeva il resto da qualche parte, nella speranza di farli arrivare fino alle feste.
Mia madre era troppo ganza, chè in questo modo non faceva altro che aumentare la mia eccitazione e il piacere.
Non solo mi metteva a disposizione i dolci più buoni che siano mai stati fatti,
mi dava anche la possibilità di conquistarmeli con una divertentissima caccia al tesoro in cui dovevo mettere in atto le mie capacità deduttive, l'estro e l'intelligenza.
Non so se avete mai sperimentato l'emozione e la tensione di dovervi muovere nell'ombra, in silenzio, come un ladro che si introduce in una casa abitata!?
"Era un'esperienza sensualissima"
Diventavo logico come uno Sherlock Holmes, felpato come Diabolik e alla fine generoso come Robin Hood, chè facevo assaggiare i dolci a tutti gli amichetti del vicinato.
A Natale arrivavano solo le briciole, naturalmente.
Ma non ho alcun ricordo di mia madre arrabbiata.
Chè l'ho già detto che era ganzissima.

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