mercoledì 5 agosto 2009

Patty Smith è una gran fica

Qualche giorno fa in macchina.
Cerco qualcosa di nuovo da ascoltare anzi d'antico chè a me d'estate succede di aver voglia di rock/country/country-rock anni 70 che è l'unica cosa che mi trasmette ancora un forte senso di libertà e, rovistando rovistando, trovo Patty Smith, l'album Easter per l'esattezza, del 1978, quello, per intenderci di 'Because the night' e -cazzo- dico ascoltandolo -quant'è ganza la patty vediamo un pò cosa altro c'ho di lei- e, rovistando rovistando, trovo Horses, quello di 'Gloria', e Twelve con la splendida 'Helpless' di CSN&Y e nient'altro, non trovo nemmeno Wave l'album del 1979 che me la fece conoscere a quindic'anni.
Allora torno a casa e mi metto a scaricare quello che trovo sul mulo che non è che la Patty abbia tantissimi estimatori tra i mulutenti e comunque Wave lo trovo e lo scarico, è un archivio zip un tantino più grosso degli archivi standard dei cd musicali, -meglio- penso -vuol dire che è meno compresso e c'è meno perdita di dati e magari l'audio sarà più fedele oppure che c'è qualche track a sorpresa- e infatti la sorpresa c'è chè quando apro il file al posto degli mp3 ci trovo i jpeg, una lunga sfilza di jpeg e invece di 'Frederick' ci trovo nomi esotici come Kyla Veronica Melissa...
Ora io non sembra ma sono uno abbastanza sveglio e capisco subito dove si va a parare, -qui c'è qualche mulutente che si nasconde da mammina o che gli piace fare scherzi e rinomina i file del suo pc- penso, che a me chi rinomina i file dei pc mi fa un pò incazzare ma in questo caso devo dire la verità non me la sono presa più di tanto e anzi ho benedetto il ragazzetto che si fa le seghe sul portatile e a mammina fa credere di ascoltare la Patty perchè quando ho dato una sbirciatina ai jpeg quello che ho visto era tutto un gran ben di dio.
Ora io di solito i fake del mulo generalmente li abortisco sul nascere, ma stavolta non me la sono sentita per niente di buttare nel cestino tutta quella grazia, mi è sembrato come un peccato mortale; ho pensato -si potrebbe fare come ci hanno insegnato di fare da piccoli con il pane-, che quando sei proprio costretto a buttar via anche un pezzettino di pane lo devi prima baciare, ma certo non potevo mettermi col muso sullo schermo a slinguazzare tutte le fiche digitali, una per una, prima di cestinarle, no, chè se è vero che sono un pò guardone come quasi tutti i maschi, non sono però un depravato deficiente che si mette ad amoreggiare con lo schermo di un pc.
E allora me le sono tenute tutte, le fighe, tutte per non far torto a nessuna. Perchè le fiche dell'archivio di Patty sono fiche-fiche, fiche nel senso di donne e fiche nel senso di fiche, fiche-donne in atteggiamenti invitanti, espressioni languide che sembrano che dicano -che fai lì imbecille, non vedi che sono qui pronta ad accoglierti tutto dentro di me-, e fiche-fiche che dicono la stessa cosa della fiche-donne, primissimi piani così nitidi e naturali che il vetro dello schermo sui polpastrelli delle dita è un orribile risveglio, che se ne intuisce l'odore e si percepisce la calda umidità, geometrie perfette, precisione di particolari e colori, eccitazione che prende alla gola.
E questa è la parte simpatica della storia perchè poi la coscienza è stata una doccia fredda:
è mai possibile che con una sposa al mio fianco, debba ricorrere alla musica di Patty Smith, come un adolescente sfigato qualunque, per ricordare come è fatta una fica?

1 commento:

Chica ha detto...

...a volte capita...e capita anche il contrario....