giovedì 5 agosto 2010

Con calma, però.

Ho fatto una passeggiata nel bosco, dopo un breve rovescio.
Odorava di terra e di pace.
Ma non ero lì per funghi e filosofie:
cercavo l'albero più alto dove legare il mio cappio.

Forse torno domani con un metro.

2 commenti:

Amore_immaginato ha detto...

Non mi piace questo post.
Mi stringe lo stomaco e mi fa stare male.
Ho il ricordo di un amico che il cappio se l'è fatto in casa.
E non è un bel ricordo.
Sai cosa mi ha detto l'ultima volta in cui l'ho sognato?
Che è stato un idiota.
Lo penso anch'io!

myheart ha detto...

E' un tarlo che mi porto dietro dall'adolescenza, e ogni tanto riaffiora. Ci sono momenti che sembra davvero l'unica via d'uscita, l'unica boccata d'aria possibile. Ma bisogna avere un coraggio fuori dal comune, per un gesto simile.
Non è roba per deboli.
E infatti sono ancora qui, a piangermi addosso. Il sogno che hai fatto potrebbe essere la proiezione di un tuo pensiero. Se è davvero il tuo amico che ti ha parlato allora vuol dire che siamo messi male, che non c'è speranza; vuol dire che dobbiamo davvero fare in modo di goderci ogni minimo istante di questa preziosissima vita: è questo il punto, il nocciolo del dolore. Come si fa? che sembra che non sappiamo fare altro tra tutti che renderci la vita un inferno, sciuparcela stupidamente e miseramente.
Un abbraccio
e che il tuo amico riposi in pace e nella luce