martedì 31 marzo 2009

Lettera aperta di un bambino a Berlusconi



Caro Berlusconi

tu parli parli parli ma qui le cose non vanno per niente bene.
Dici che vuoi fare l'italia più felice,
e invece da quando ci sei tu i miei genitori litigano sempre per la spesa e le bollette,
a scuola le maestre sono sempre nervose
e in giro stanno tutti con certe facce preoccupate e non scherza più nessuno.
A me mi sembra che a ridere sei rimasto solo tu.
Ho deciso che non voglio più essere amico tuo
e la plei stescion che ti avevo chiesto l'altra volta te la puoi tenere.
Anzi sai che faccio? non guardo ne anche più la televisione tua perchè tanto ci fanno solo stupidaggini.
Preferisco andare al campetto che sta sotto casa mia a giocare a pallone con gli amici miei.
Insieme abbiamo deciso che quando siamo più grandi non vogliamo più un presidente come te.
Giochiamo pure alla guerra per allenarci.
E poi le barzellette che racconti non fanno neanche ridere.
Non ti voglio più vedere.

Giuseppe (quello della plei stascion)

Comunque pure mio padre è arrabbiato con te
e pure lui dice che non sei buono a raccontare le barzellette.

Madre

Stamattina sfogliando un libro ho trovato la foto-tessera di mia madre. L'ultima da lei fatta. 
Circondata di parole, il suo silenzio mi ha parlato.
Era un rimprovero, una dolce ammonizione.
Quando morì, due anni fa, mi proposi che l'avrei sempre ricordata, per riportarla in vita ogni giorno.
Ma i piccoli e i grandi problemi della vita quotidiana ne hanno fatto un'impresa quasi impossibile.
Non sono mai stato un vero mammone e sono andato via di casa a diciott'anni, dopo la maturità.
Ma da due anni il cordone ombellicale che mi legava a questo mondo e alla sua storia 
sembra essersi definitivamente rotto.
Forse la vera nascita di un uomo avviene alla morte della propria madre.
Si ritrova improvvisamente scaraventato in un universo estraneo.
Non affettivamente, ma intimamente, misteriosamente solo.

lunedì 30 marzo 2009

Siccome le tragedie non vengono mai da sole, dopo la scossa, la politica. Oppure: tanto per completare il post precedente

Quando vedo Berlusconi che paternamente mette il braccio sulla spalla di cinquanta-sessantenni per presentarli alla platea, o, come un fratello maggiore, gli aggiusta il nodo della cravatta e spelucchia le loro giacche inforforate, mi viene alla mente l'immagine di un adulto esperto e smaliziato che accompagna tredicenni imbarazzati e paurosi verso il loro primo incontro con il sesso.

domenica 29 marzo 2009

Macabro appello

Allora! Sono le 00:10 e sto per andare a letto, non senza una certa apprensione.
Il fatto è che qui la terra ultimamente si agita troppo spesso.
Ho preparato una borsa con il necessario, ho sgombrato il passaggio verso l'uscita,
ho messo mia figlia a dormire più vicino alla porta.
Non è che sia un tipo particolarmente pauroso;
è che una volta diventati genitori non si può più scherzare con la vita.
Mettiamola così: se domani non posto nemmeno una cazzatina,
venite a tirarmi fuori dalle macerie.
Posso contare solo su voi quattro gatti!
Buonanotte  

L'uovo di Pasqua

Che poi nella vita si può anche sbagliare, qualchevolta!
Non siamo mica padreterni!
Per esempio uno crede di dire "si" a una donna,
e poi scopre di aver sposato una iena.
Per fortuna io errori così grossolani non ne ho mai fatti!

poco fa nella valle peligna

ha appena fatto una brutta scossa di terremoto
Paura

sabato 28 marzo 2009

Sminuimento

Che poi, quando sono innamorato, mi sa che vado un pochino fuori di cervello,
perchè comincio a cantare le canzoni di Pupo e mi faccio certi pianti con i Cugini di Campagna!!

venerdì 27 marzo 2009

LEI

L'innamoramento è il paradiso dei poveri diavoli come me.

Quando tre anni fa mi fu concesso questo privilegio,
fu come svegliarsi in un mondo trasformato.

L'aria si fece pura, il mare smeraldo;
fiorirono prati e boschi;
tornarono a frotte gli uccelli; 
spuntarono le ali ai passanti.

Il cielo si aprì e la mano di Dio
si posò sul mio capo, inondandomi di Luce.
Tornai ad essere ciò che dovevo essere,
ciò che ogni uomo dovrebbe essere:
giovane cavaliere dal cuore vergine e forte.

Il sangue, caldo e abbondante, cominciò ad affluire 
ininterrottamente 
nelle vene del basso ventre,
mentre l'immagine di LEI riempiva anche gli angoli remoti della mia mente.

Per sei mesi vissi l'Eden.

Poi, ad attobre, all'improvviso,
così come se ne erano andate,
nubi nere tornarono ad oscurare il cielo.
L'inverno trafisse il mio cuore.
E tuttora sanguina.

Conobbi la morte.
Conobbi il dolore lacerante di ritornare nel buio
dopo aver visto la luce.

A LEI che, crudele, mi aprì gli occhi
e mi ridiete la vita
va tutta la mia riconoscenza.
A LEI che, crudele, mi richiuse gli occhi
e mi ripose sotterra,
va tutto il mio amore.

Sempre lo avrà.

giovedì 26 marzo 2009

Invito al viaggio

                                                                                                           
Mi faccio sempre grandi viaggi con la navbar di blogger:
basta cliccare "blog successivo" e ti ritrovi all'altro capo del mondo, tra tanta gente simpatica.
Stanotte ho conosciuto una coppia di non so quale Stato che si diverte a disegnare le faccine con il dito.
Beati loro. Oggi lo proporrò in casa così la smettono di dire che mi impegno poco.
Poi sono capitato in Turchia e ho conosciuto un ragazzotto vispo e affabile che va in giro tra i cimiteri del suo paese a fotografare le tombe. 
E già questo lo capisco di più.
 

mercoledì 25 marzo 2009

Crisi d'identità


Sono frustrato.
E confuso.
Mia moglie continua a scambiarmi per la sua migliore amica:
"Sai... alla vetrina di Max Mara ho visto un abitino!...  tipo quello che ho comprato da Alcott,
colore nero, modello scamiciato, con quattro laccetti sulle spalle, di quelli sottili di raso lucido... 
lo potrei mettere sopra un top oppure sopra quel reggiseno che mi sono regalata a Natale, ricordi?... dai!... quello che c'ha i laccetti trasparenti così e così... A proposito...  sai mica dove l'ho messo? E' un pò che non lo vedo in giro... non lo avrai mica messo in lavatrice?! ...no non quello col pizzo, quello a coppa, nero... non ti ricordi mai di nulla,
quello di Natale... E poi ci aveva una balza in pizzo sul bordo ma non quel pizzo pizzo chè tu sai che a me il pizzo non piace tanto è un pizzo leggero 
e dietro ha la chiusura con i bottoni, certo era meglio se ci mettevano una cerniera, non pensi? non è più comodo con la cerniera?... però forse coi bottoni è più elegante 
e casca meglio qui e qui... sono bottoni tipo swarovsky come quelli che ho tolto alla camicetta che mi hai bruciato con la sigaretta, maledetto!...
sai che io i bottoni li conservo sempre... e sai perchè?... ma hai visto quanto costano i bottoni?... per questo ti dico sempre di conservarli, i bottoni...
Allora che dici, lo prendo quell'abito?"
Sono sicuro che prima o poi concluderà dicendo:
"Ma si quasi quasi lo prendo... alle strette se non sta bene a me te lo metti tu!"

martedì 24 marzo 2009

Fuso o distratto

C'era qualcosa che non tornava negli orari dei miei post.
Ero sul fuso orario del Pacifico-Costa USA.
Niente male però!
Ora sono tornato in me. 
In Italia.

Felicità a due

Stamani ho avuto un mancamento: il contatore delle visite segnava 2.
Ragazzi, volete farmi morire d'infarto?

Gioco scorretto

cazzo, fica, gnocca, culo, clitolide, tette, uccello, passera, orgasmo, sesso, xxx, porn, porno, hard, ass, dick...

(Estremo tentativo di attirare da queste parti qualche solitario navigatore, con la complicità di Google)

lunedì 23 marzo 2009

Un caffè, per favore!


Quando entro in questo blog provo la stessa sensazione di quando vado al banco del bar a ordinare il caffè. I baristi evitano il mio sguardo, ignorano le mie richieste e continuano a spostare di qua e di là tazzine e piattini. Sarò mica un fantasma? 

domenica 22 marzo 2009

Segnali di fumo dal web

Oggi, navigando di qua e di là, sugli incroci imprevedibili della ragnatela (si sa dove si inizia, non si sa dove si finisce), partendo da due punti diversi e distanti, tra salti carpiati e avvitamenti, sono approdato allo stesso nome: Guy Debord.
Magia del web.
Guy Debord chi era costui?
Io (mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa) lo ignoro.
Ma ho grande rispetto per i segnali presentati dal destino o dal caso, che poi è lo stesso.
E mi sono affidato a E-Mule, che utilizzo senza sensi di colpa.
Il file AVI de "La società dello spettacolo" ha iniziato, lentamente, molto lentamente, ad arrancare verso il mio notebook.

sabato 21 marzo 2009

Down no ma imbranato si

La madre di un giovane americano con la sindrome di Down ha lanciato un appello a tutte le donne di buona volontà affinchè si aiuti il figlio, 21enne, a vivere le esperienze tipiche di una vita "normale", prima tra tutte "fare l'amore". 
Il ragazzo è ancora vergine "a quell'età" e urge sverginarlo.
Cuore di mamma!
Ma cosa vuole che sia, signora!
Io la mia verginità l'ho persa a 24 di anni!

(Più a nudo di così, il mio cuore...)

Una cicogna al giorno toglie la bocciatura di torno.


Siccome mantengo sempre (?!) le mie promesse, ecco come è andata a finire la storia della cicogna e delle belle notizie che annunciava.
Mia figlia ha recitato la poesia di Prevert davanti alla classe e si è conquistata un bel 9 in francese. 
Giubilo!
Allegria!
Salti di gioia!
Sono contento per lei.
Come tutti i padri, sono felice quando mia figlia è felice.
Ma, porca vacca!, da quella cicogna io mi aspettavo qualcosa di più grande.
Ora mi toccherà appostarmi sul luogo dell'incontro
e sperare di vederla tornare, magari con compagno e prole! 

Annuncio ritardo

E' il primo giorno di primavera 
e fiocca, fiocca, fiocca...

Una volta tanto la natura 
è in sintonia col mio cuore.

venerdì 20 marzo 2009

Libera-azione

Salì di corsa sul piazzale più alto della collina.
Lo sguardo torvo rivolto verso il cielo.
Fece un respiro lento, 
profondo,
interminabile,
a pieni polmoni.
Sembrava volesse ingoiare tutta l'aria del mondo.
Il vento tacque.
Si fermarono le nubi.
Tutto l'universo concentrato sul suo petto rigonfio.
Infine esplose in un grido, con tutta la forza che aveva in corpo:
"Vaffaaaancuuuuuulooooooooooooooooooooooo!"

giovedì 19 marzo 2009

Tamponamenti a catena


In tempo di crisi ognuno si specializza nell'arte che gli è più congeniale, per sopravvivere.
Io, solito incapace, ho perfezionato quella del "tamponamento" ovvero "della coperta troppo corta" 
ovvero "dei tre buchi e dei due tappi".

Non mi chiama mai nessuno, ma ieri qualcuno si è ricordato di me. 
"Pronto!?"
"Buon giorno sono la Banca: c'è questo conto che è sotto... avete prelevato troppo col Bancomat e..."
"Davvero? Possibile? Mi deve scusare... devo aver fatto male i conti... 
Ma non è ancora arrivato il bonifico da Trieste?
Davvero? Ci dev'essere stato un'equivoco col cliente... Lo chiamo subito....
E l'affitto? Non hanno ancora versato l'affitto? Che stronzi!
Non si preoccupi, provvedo subito"
Così, ho preso il libretto di risparmio e sono andato allo sportello.
"Allora, mi conferma che il bonifico non è arrivato?! No? Allora
faccio un travaso" L'ho messa sul simpatico fingendo non chalance.
"Sposto 1.000 euro dal libretto al conto".
"Fatto!"
"Bene! Grazie! Buongiorno!"
"Buongiorno!"

Tutto a posto, anche stavolta. Che ingegno! che prontezza! 
Sono un asso del tamponare. Tolgo qui per sistemare li, levo e metto, copio e incollo.
Ma intanto il risparmio scema scema scema...
E' come avere d'inverno una coperta troppo corta: se la tiri su per riscalgarti gli orecchi, ti si gelano i piedi.
O come stare in una barca con tre buchi sul fondo e solo due tappi a disposizione: 
liberi un buco per tamponare quello dove entra più acqua.
Si tratta solo di ritardare l'affondamento.
Un'ora d'aria in più.

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nota
fatti e personaggi di questa storiella sono reali, tranne il bonifico e l'affitto
che sono pura invenzione.

Una cicogna ti solleverà

Stamani, mentre accompagnavo mia figlia a scuola, una cicogna è passata in volo sulle nostre teste.
"Buon segno" ho detto a mia figlia.
La cicogna porta i neonati, quindi annuncia buone notizie, novità positive.
"Forse prenderò un bel voto in francese" si è entusiasmata mia figlia che ieri 
ha dovuto imparare a memoria la poesia "Le cancre" di Jacques Prevért.
Glielo auguro, ma io da una cicogna così rara a vedersi mi aspetto qualcosa di più.

Per me, che sono sempre attento ai simboli che mi circondano,
la visione casuale di una cicogna ha del magico,
ancor di più se si considera che stamani,  per gioco,
per istinto, per non so che, ho fatto una strada diversa dalla solita.
Insomma, il nostro incontro con la cicogna era programmato 
e qualcuno ha guidato i miei gesti.

Ora si tratta di aspettare.

Vi terrò informati sugli sviluppi!


mercoledì 18 marzo 2009

Ah l'amour

Ho una compagna che è maestra dell'arte di mettere il dito nella piaga.
Dopo tant'anni di intimità, conosce il mio corpo a meraviglia e sa districarsi
con sensibilità tra le mie mille ferite infettate.
Devono essere queste le pene d'amore di cui cantano i poeti!
Alleluja!

lunedì 16 marzo 2009

Avviso ai naviganti

In questo periodo il blog subirà rallentamenti  per "Depressione in corso".

Sono svuotato.
La mia anima è svuotata.
Il mio cuore è svuotato.
Il mio corpo è svuotato.
L'unica cosa che non è svuotata è quei due gioiellini
che agli uomini fa tanto piacere svuotare.
Così (mi) va il mondo!
Passerà.
Passano sempre i giorni di depressione.
E arrivano quelli di esaltazione.
Allora si che sarà festa.
E che festa!  Che fuochi d'artificio!
Che...
... ho notato che più invecchio, più la bilancia dei giorni neri e bianchi pende da un lato.
Una settimana di depressione contro mezza mattinata di esaltazione.
Che schifo!

mercoledì 11 marzo 2009

Investitelo con l'auto blu!

Sono un uomo pieno di difetti. Primo tra tutti: non mi apprezzo. Anzi mi deprezzo continuamente. Però, chissà perchè, non mi cambierei con nessuno. Sul serio. E' un mistero ma è la verità.
Ho un solo pregio. Questione di punti di vista, certo, e dal mio, questo è veramente un grande pregio: sono poliedrico. O politematico, o polinteressato... insomma poli, che vuol dire tanto, multi, molto, vario, ecc. ecc. Non mi volto, come fanno in tanti, cinque gradi a destra e due gradi e mezzo a sinistra. Ruoto a 360°. Magari non riesco a cogliere tutto quello che mi sta intorno, però la testa la giro ad angolo giro. Di conseguenza odio i monotematici, cioè quelle persone che si interessano di una sola cosa e per tutta la vita. . Mi fanno paura. Sono dei mostri, dal mio punto di vista. Che è totale, completo.
Una volta ho conosciuto un coetaneo che aveva la passione, pensate un pò, per le auto della polizia. Non parlava d'altro, le disegnava, le sognava, ne collezionava i modellini, li costruiva, li dipingeva, li montava, li smontava, li rimontava . E li poneva, con delicatezza nelle bacheche davanti alle quali passava la giornata estasiato. Fossi stato la sua compagna, l'avrei trucidato. Una volta mi portò a casa sua a onorarmi della visione dei suoi gioiellini. Ne aveva le pareti piene. Io che non vado pazzo per le auto meno che mai per quelle della polizia (giuro che è l'unica mancanza, quindi per correttezza riduco i 360° a 359°) non riuscii a entusiasmarmi, nonostante gli sforzi, ma finsi interesse e meraviglia. Tra gli altri difetti, sono anche di educazione masochista e lo lasciai esaurire la sua grande monotematica erudizione. Mi spiegò che la sua più grande aspirazione era di guidare una vera auto poliziesca e c'era quasi riuscito quella volta che... bla, bla, bla. Tra una miriade di domande tecniche, gli chiesi anche come mai, data la sua passione, non avesse scelto di arruolarsi nel Corpo di Polizia. Mi sembrò sorpreso e rimase imbambolato per lunghi istanti. Lo lasciai così, con la scusa che era tardi, con in mano la sua gazzella blu. Non l'ho più cercato, nè incontrato. Neanche per caso; ed è uno dei rari casi in cui la fortuna mi ha voluto bene. Perchè persone come quel giovane mi terrorizzano, mi spompano, mi levano la già esigua energia. La vita è breve, il tempo è poco e due nozioni tecniche sulle auto della polizia non valgono una settimana di depressione.

Potenza della televisione

Mentre il cielo sulla sua testa di cazzo diventa sempre più metallico, la sua merdosa città e il paesello della sua settimana di vacanza estiva soffocano nello smog, microrganismi naturali artificiali e da laboratorio nuotano nell'acqua che beve e volteggiano nell'aria che ingoia, immortali scorie radiattive passate e future si accumulano in depositi provvisori e insicuri sotto casa sua, rifiuti tossici, mediotossici, bassotossici si infiltrano nelle falde e si depositano nei pomodori del suo orticello... un imbecille si è permesso di guardarmi storto perchè avevo acceso una sigaretta a dieci metri da lui. Ma vai a fare in culo, zombie!

lunedì 9 marzo 2009

A ognuno il suo

Anch'io canticchio qualche volta, caro Jovanotti:
"...io lo so che sono solo anche quando non sono solo"

domenica 8 marzo 2009

Beati i beati

"Beati i puri di cuore perchè essi vedranno Iddio" (Matteo 5:8)
Devo avere il cuore piuttosto insozzato, perchè Iddio io non l'ho ancora  incontrato.

sabato 7 marzo 2009

Rinascita

<<Un giorno, da giovane, mentre attraversavo velocemente un incrocio, zigzagando tra pozzanghere e merde di cagne attraverso quel claxsonante bordello dove la morte arriva all'istante, da ogni parte, alla guida di un mostro in lamiera cromata, nella foga dell'istinto di sopravvivenza la mia splendida aureola mi cadde dal capo, laddove mia madre la pose con l'aiuto di dio, e scivolò per terra, nel fango merdoso dell'asfalto. Mi parve, in quell'attimo di terrore, più conveniente lasciarla lì, la mia nobile insegna, sballottata tra un pirelli e un michelin impazziti, piuttosto che farmi rompere le ossa e spappolare fegato e cervello. Vigliacco! mi son detto nell'attimo stesso della rinuncia. Ma tanto... così vuole la vita: vivere. Ed è stata una scelta naturale, divina. "E poi", mi son detto, guardando sano e salvo dal marciapiede il rottame della mia aureola, "non tutto il male viene per nuocere!" Potevo finalmente mischiarmi al marasma umano, senza più dare nell'occhio, e compiere azioni basse, scopare come un cane in calore, e rubare, mentire, ingiuriare, odiare, come tutti i semplici mortali che avevo d'intorno. Libero, finalmente!  E gridai estasiato: "Eccomi qui, fratelli, sono tornato!">>*

*Ho giocato a parafrafase un brano di Charles Baudelaire tratto da "Lo spleen di Parigi" e l'ho inserito come incipit di questa bloggante avventura